Il misterioso infortunio di Cavani

giovedì 27 febbraio 2014 | 0 commenti

E' più di un mese che il Matador non gioca. 


L'infortunio muscolare che il Matador ha patito alla coscia desta è uno dei più rognosi per un calciatore; fatto sta che Cavani non sembra aver fretta di ritornare a giocare.

E' il segno di un disagio come molti affermano?


Secondo voci di corridoio il Matador soffrirebbe terribilmente la presenza ingombrante di Ibra che con le sue statistiche mostruose non è minimamente messo in discussione. Proprio per colpa dell'attaccante svedese l'ex cannoniere della serie A è costretto a giocare da seconda punta, ruolo che il Matador non gradisce.

Matador Cavani

L'esplosione del calciatore uruguaiano è arrivata, grazie all'intuizione di Mazzarri che lo fece acquistare proprio per farlo giocare da prima punta.

Cavani non ha amato Parigi fin dal primo momento, il sogno del Matador era quello di giocare col Real Madrid, ma la squadra spagnola non aveva a disposizione i 63 milioni della clausola rescissoria, somma che solo i ricchi emirati del Qatar possedevano.

Cavani dovrebbe rientrare domenica prossima, in concomitanza dell'impegno che il PSG avrà con l'Olimpique Marsiglia, ma le buone prestazioni che la squadra di Parigi sta ottenendo, malgrado l'assenza del Matador potrebbero suggerire a Blanc di posticiparne il rientro.

Non brillante, quindi l'avventura dei calciatori "italiani" che il PSG ha acquistato, almeno non per tutti.
Secondo la stampa francese ci sarebbe, però una ragione ben precisa dietro i disagi di Cavani e sarebbe la volontà del calciatore di essere ceduto. La destinazione più probabile dovrebbe essere il Chelsea di Mourinho ricco della recente cessione di Mata al Manchester United che è alla disperata ricerca di una punta ( leggi le clamorose dichiarazioni di Mourinho al riguardo).


Difficile, però pensare che la ricca dirigenza del PSG possa disfarsi di Cavani pagato 63 milioni di euro appena un anno fa, ma si sa bene che è altrettanto complicato trattenere un calciatore contro la sua volontà.

Mourinho stavolta la combina grossa

mercoledì 26 febbraio 2014 | 0 commenti

Clamoroso scivolone dello Special One.


Diciamo la verità, stavolta Mou ha toppato di brutto anche se la colpa più che sua è dei solerti operatori di Canal+ che hanno registrato un fuori onda a dir poco imbarazzante.

Mou , a voce alta, commentava l'assenza di validi attaccanti nel Chelsea.e se ne lamentava dicendo di avere come punta il solo Eto'o , purtroppo vecchio, avendo 32 o forse 35 anni!


Clamoroso!


Insomma Mou dubiterebbe della reale età di Samuel Eto'o.

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Con i calciatori provenienti dall'Africa ciò non è infrequente come è accaduto nel recente episodio di Joseph Minala, giovane-vecchio della Lazio oppure nel caso più famoso di Taribo West.

Mou ha concluso le sue esternazioni auspicando l'arrivo tra le fila del Chelsea di Falcao, l'attaccante colombiano che ora gioca col Monaco.


Lo Special One non si smentisce mai, però stasera potrebbe portare il suo Chelsea a essere l'unica squadra inglese a non perdere in Champions. Certo l'impegno non è proibitivo, perché il Galatasaray non è una squadra di prima fascia, ma la negativa esperienza vissuta ieri sera dal Manchester United induce a una certa cautela.

Claudio ranieri
Ranieri allenatore del Monaco

Difficile,  che Morinho, con l'esperienza che si ritrova si faccia sorprendere dai Turchi, ma c'è da ricordare quello che è capitato alla Juve considerando anche il fatto che Mancini ha avuto un po' di mesi per mettere a posto la squadra.

 Staremo a vedere!

L'Olympiakos distrugge il Manchester

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Batosta senza appello per gli uomini di Moyes.


Partita di andata degli ottavi di Champions. Sorteggio sulla carta benevolo per gli uomini di David Moyes, i Greci dell' Olympiakos non sembravano affatto avversari in grado di infastidire gli Inglesi.

Ieri sera partita di andata al Pireo e accade quello che non ti aspetti.


Olympiakos che disputa una partita perfetta, fatta di pressing, di giocate tecnicamente apprezzabili, ma soprattutto condita da un agonismo rabbioso che non è venuto mai meno nel corso dei novanta minuti.

Letteralmente annichilito lo United incapace di opporre contromisure efficaci.


Non è che il Manchester quest'anno stia facendo sfaceli, anzi dopo l'abbandono di Fergusson lo United vive il suo momento peggiore da molti anni a questa parte, però non era minimamente ipotizzabile che l'Olimpyakos potesse essere avversario così scomodo.


Fin dalle prime battute dell'incontro si è vista una squadra greca combattiva e votata all'attacco e uno United, timido e passivo. Dopo circa 30 minuti, però la partita era ancora in equilibrio, anzi sembrava che la sfuriata dei Greci stesse per terminare. Al 38' ecco che l'Olympiakos con un gol di Dominguez che col tacco devia un tiro da fuori area porta in vantaggio i Greci.
Nella ripresa ci si aspettava la veemente reazione del Manchester, invece l'Olympiakos sulle ali dell'entusiasmo ha raddoppiato i suoi sforzi e il suo impeto.


La partita diventa bellissima.


Dopo 10 minuti del secondo tempo l'incredibile raddoppio dell' Olympiakos con un tiro di Campbell di rara bellezza.

Manchester KO!


Nel finale i Greci perdono un po' di brillantezza e si fa strada la paura di incassare un gol nei minuti finali. I Greci si ritraggono in difesa e il Manchester ha un'incredibile occasione che Van Persie sciupa clamorosamente.


Finisce 2 a 0 nel tripudio generale  con i Greci quasi increduli di quanto avevano fatto.

Il ritorno il 19 marzo. La storia insegna che le squadre inglesi in casa sono capaci di ribaltare risultati anche più pesanti, ma l'orgoglio dei Greci accoppiato a indubbie doti tecniche di alcuni calciatori fanno ben sperare nell'impresa!

La forza e la noia del Tiki Taka

giovedì 20 febbraio 2014 | 0 commenti

Quarti di Champions League con risultati sorprendenti poichè ci sono state ben 4 vittorie in trasferta.


Ha fatto la sensazione la facilità con cui Bayern e Barcellona si sono sbarazzate di Manchester City e Arsenal, prime della classe in Premier.


Le modalità con cui Spagnoli e Tedeschi hanno battuto le Inglesi sono state simili. Stesso risultato , 2 a 0, in entrambi casi risultato sbloccato da un calcio di rigore con conseguente espulsione. Due partite in forocopia.

Non solo il risultato, ma anche il gioco espresso da Barca e Bayern è stato lo stesso. Un possesso palla totale, con innumerevoli passaggi al limite dell'area di rigore in attesa di un varco possibile. Avversari incapaci di spezzare la ragnatela di tocchi e tocchetti e di ripartire in contropiede.


Tiki Taka.


Nemmeno una novità in campo calcistico, in Italia si erano visti esempi di questo tipo di gioco già dagli anni '70 ( la Ternana di Viciani ), ma sicuramente un'esasperazione del modello di gioco.

E' chiaro che per praticare il tiki taka , bisogna avere calciatori con doti tecniche fuori dal comune, caratteristica  sia   del Barcellona che del Bayern.

Sarà, ma a me questo tipo di gioco non piace! Lo trovo noioso!

Più esaltante e interessante una partita con cambi di fronte, giocata sulla velocità e sull'agonismo spinto.
Il gioco prediletto da Guardiola non può prescindere da interpreti di classe sopraffina, ma con Messi, Xavi e Iniesta penso si possa vincere anche senza tiki taka.


Fatto sta che i risultati danno ragione a Guardiola e a Tata Martino che di fatto hanno eliminato due pretendenti alla Champions già dal primo turno. Squadre inglesi in crisi, anche se Chelsea e United potranno risollevare le sorti delle compagini della Premier dovendo affrontare due squadre Galatasary e Olimpacos certamente non fortissime. Riuscirà Mourinho a risollevare le sorti del calcio inglese?

 

Manchester City: è sempre colpa dell'arbitro

mercoledì 19 febbraio 2014 | 1 commenti

Netta sconfitta del City contro il Barcellona.


2 a 0 a favore del Barcellona nel match di andata dei quarti di Champions.
La partita è stata condotta sempre dal Barca che ha annichilito con il suo possesso palla snervante gli uomini di Pellegrini.

Certo l'episodio principale dell'incontro è stato il primo gol degli Spagnoli realizzato da Messi su rigore e concesso dall'arbitro per un fallo da ultimo uomo di De Michelis proprio a danno dell "Pulce".
L'arbitro svedese Erickssen ha sbagliato nella valutazione dell'episodio perchè il fallo è stato commesso fuori area.

Espulsione sì, rigore no!


Allora tutto il mondo è paese, perché l'allenatore dei Citizen, invece di rimarcare la netta superiorità del Barcellona e l'incapacità dei suoi uomini a imporsi, pur giocando in casa, si è scagliato contro l'operato dell'arbitro, reo di aver condizionato la partita.

A questo punto ci si domanda: è il nostro Mazzarri ad aver fatto scuola oppure l'arbitro è sempre colpevole a tutte le latitudini?
Walter Mazzarri

Seedorf e l'effetto Guardiola

mercoledì 12 febbraio 2014 | 0 commenti

Guardiola unico nel suo genere?


Dopo la scelta vincente del Barcellona di affidare la squadra a un tecnico giovane ed emergente come Guardiola, molte sono state le società che hanno intrapreso una simile strada, ma con risultati  spesso poco lusinghieri.

In Italia, l'esperimento Stramaccioni voluto da Moratti ha dato risultati clamorosamente negativi. L'Inter, infatti ha battuto tutti i record negativi possibili e immaginabili e il giovane allenatore in pratica ha distrutto la carriera prima di cominciarla.

Ciro Ferrara è un altro esempio di giovane allenatore senza successi.

In Italia si salva il solo Montella!


Altro caso emblematico è quello di Andrè Villas Boas. Vittorie a raffica col Porto che portano il Chelsea a pagare la clausola rescissoria di 15 milioni di euro per averlo come tecnico. L'avventura si conclude con un esonero. Squadra affidata al giovane Di Matteo che porta il Chelsea a vincere la Champions, anche se con parecchia fortuna. L'anno successivo stessa sorte per Di Matteo che viene esonerato!

Tornando a Villas Boas, nuovo esonero quest'anno dal Tottenham!


Ora ci prova il Milan con Seedorf a investire su un allenatore, giovane e senza esperienza.

Le prime uscite dell'Olandese non sono state convincenti, il Milan pur vincendo qualche partita è apparso debole e svagato. La dirigenza rossonera trema al pensiero di un nuovo flop, anche in considerazione del fatto che l'ingaggio di Seedorf è stato voluto da Barbara Berlusconi e osteggiato dallo storico AD Galliani.

E' utile allora affidarsi a giovani allenatori che da pochi anni hanno lasciato i campi da gioco o è meglio affidare una grande squadra nelle mani esperte di tecnici che da decenni svolgono il ruolo di allenatore?

Forse l'esperienza paga di più della gioventù. Il caso di Guardiola potrebbe essere unico nel suo genere, ma c'è sicuramente da considerare che allenava la squadra più forte del mondo per cui il suo compito è stato facilitato. Attualmente lo stesso Bayern è fortissimo e reduce da un Triplete per cui ancora una volta lo Spagnolo si è seduto su una panchina "facile". Curioso sarebbe osservarlo alla guida di una squadra più debole!

Esperienza, o gioventù? Forse la vera differenza sta nelle capacità dei singoli  e non sulla carta d'identità.

Il Chelsea perde la testa

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Passo falso degli uomini di Mourinho.


Il Chelsea di Mou avverte i capogiri del primato. Dopo la splendida e convincente vittoria in casa del City e dopo la concomitante sconfitta dell'Arsenal, "asfaltato" dal Liverpool i Blues si erano trovati in testa alla Premier. Alla prima occasione, però ecco che arriva il passo falso con il pareggio in casa del West Bromwich.


1 a 1 il punteggio con il Chelsea in vantaggio nel recupero del primo tempo con il difensore Ivanovic e pareggio a tre minuti della fine del West Bromwich a opera di Anichebe.

Primato che oggi potrebbe sfumare. L'Arsenal ospita il Manchester United. Entrambe le squadre non attraversano un brillante periodo di forma. Diciamo pure che lo United quest'anno non ha mai brillato e a nulla è valso l'inserimento dello spagnolo Mata arrivato nel mercato di riparazione di gennaio.


 L'Arsenal, invece ha cominciato la stagione in un modo entusiasmante inanellando una serie di vittorie strepitose, nell'ultimo periodo, però qualche battuta a vuoto,  anche a causa di qualche infortunio hanno rallentato la corse degli uomini di Wenger. Le conseguenze della sconfitta per 5 a 1 con il Liverpool potrebbero farsi sentire. In caso di vittoria i Gunners riprenderebbero la testa solitaria della classifica.

Il City, invece non dovrebbe avere problemi a battere il Sunderland e portarsi a pari punti col Chelsea.
Premier sempre più entusiasmante e incerta con tre squadre a contendersi lo scudetto senza contare il possibile inserimento del Liverpool che segue a ruota.

Esiste un solo allenatore vincente: Jose Mourinho

martedì 4 febbraio 2014 | 0 commenti

Il Chelsea batte il Manchester City.

Mou batte il City



Non era semplice battere in casa il City di Pellegrini, lo score infatti dei Citizen, prima della partita di ieri era di 11 vittorie in 11 partite.

Manchester City

Una macchina da guerra il City, la squadra sicuramente più in forma e più attrezzata per vincere la Premier, ma nessuno aveva tenuto conto del fattore M.

Il fattore Mourinho, lo Special One che alla testa del suo Chelsea ha battuto nettamente il Manchester.
Sì perché la vittoria di ieri non è stata fortuita, il Chelsea ha giocato meglio, ha colpito tre pali e ha nesso in soggezione per tutto l'incontro i Citizen che quasi non credevano ai loro occhi.

Premier

Solo nel finale, quando la rabbia del Manchester è aumentata il Chelsea ha corso qualche rischio e a quel punto è intervenuto il portiere Chech  a risolvere la situazione.

Spavaldo, antipatico, senza alcuna modestia, Mou non ha mezze misure, amato alla follia oppure odiato con tutto il cuore. Fatto sta che le sue squadre, al di là del gioco hanno un'anima.
Nello sport, ma soprattutto negli sport di squadra questa è la qualità migliore. Doti tecniche non accompagnate dal furore agonistico, dalla voglia di vincere servono a poco.
Chelsea win

Tutte le squadre allenate da Mourinho hanno avuto queste caratteristiche. Come non ricordare l'Inter del Triplete. A Milano sponda nerazzurra i successi mancavano da tempo immemorabile eppure Mou riuscì a creare un gruppo granitico e invincibile che appena dopo le sue dimissioni si è sciolto come neve al sole.

Ora in Premier, il Chelsea ha raggiunto il City al secondo della classifica a due punti dall'Arsenal capolista.
Più indietro il Liverpool, distaccatissimo il Manchester United.

Mou batte il Liverpool

 
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