Neymar è un bidone?

giovedì 20 marzo 2014 | 0 commenti

Accolto come l'asso brasiliano da contrapporre a Leo Messi , Neymar sta deludendo le attese.

Neymar

A inizio campionato i primi segnali di un non facile adattamento al calcio europeo, viene fuori, infatti la storia di un'anemia cronica di cui soffre il calciatore che ne pregiudicherebbe il rendimento.
Il Barcellona corre ai ripari ed ecco che terapie specifiche vengono studiate per porre riparo al problema.

Subito dopo un misterioso infortunio che lo tiene per un po' lontano dai campi di gioco. A questo punto Neymar sembra pronto a vestire i panni del nuovo Pelè, ma cominciano i problemi tecnici. Malgrado Messi non stia giocando al meglio resta il fulcro del gioco d'attacco del Barca. A centrocampo, poi Xavi e Iniesta sono  i padroni incontrastati del reparto e tutti i palloni passano dai loro sapienti piedi.

Logo-barcellona

A Neymar non resta che accomodarsi su una fascia laterale e sfruttare i palloni (pochi) che gli giungono. In questo modo il Brasiliano non riesce a mettersi in mostra più di tanto anche perché vengono meno le sue caratteristiche principali, il puntare l'uomo in velocità, cosa impossibile con il tiki taka blaugrana.

A complicare le cose , lo scandalo relativo al suo acquisto di cui indirettamente è il protagonista .

Come nella migliore tradizione dei calciatori brasiliani, Neymar si è immalinconito.

Leo-Messi

Saudade il male oscuro degli atleti carioca.


Le cose vanno di male in peggio, l'ultimo episodio nell'ultimo turno di Liga: il Barcellona è opposto all'Osasuna. Una partita che si rivela estremamente facile per i Blaugrana che vincono 7 a 0. Malgrado il punteggio Neymar non viene utilizzato da Tata Martino e resta desolatamente in panchina.
Lo sguardo del calciatore a fine partita faceva trasparire tutta la sua delusione.

Ma Neymar è un campione?


Forse il Brasiliano non è il campionissimo che molti prospettavano, ma il rendimento attuale non rispecchia il valore del calciatore che ha subito le vicissitudini prima esposte.

Un'unica certezza:
Diego-Maradona

Se Messi potrà essere paragonato a Maradona, ci sarà ancora da attendere per vedere il nuovo Pelè!


Manchester City e la maledizione del Wigan

lunedì 10 marzo 2014 | 0 commenti

L'anno scorso il Wigan, già retrocesso in Championship sconfisse il City in finale di FA Cup.


Ieri, incredibilmente la storia si è ripetuta. Quarti di finale di FA Cup ancora City opposto al Wigan e ancora una volta è il Wigan a imporsi per due reti a una.

City fuori dalla Coppa e quasi fuori dalla Champions dopo il 2 a 0 in casa a opera del Barcellona e con un distacco di ben 9 punti dalla vetta della Premier.

La stagione dei Citizen era cominciata sotto tutti altri auspici. La formazione allenata da Manuel Pellegrini ha tenuto il passo dell'Arsenal che era scattato in testa all'inizio del torneo,  è riuscita a superare il girone di qualificazione di Champions abbastanza facilmente e sembrava avviata, se non a vincere, a rimanere in corsa su più fronti fino alla fine.

Così non è stato, in bacheca un titolo ci sarà, ma è quello minore della Coppa di Lega.
Premier, Champions e Fa Cup resteranno desolatamente sogni nel cassetto.


A questo punto ai dirigenti del City non resterà altro che rimpiangere Mancini che nella sua permanenza al City  era riuscito a vincere almeno un campionato e una FA Cup.

L'esperienza del Manchester insegna come è difficile vincere anche disponendo di ingenti capitali come nel caso dei Citizen, anzi spesso un numero eccessivo top player che spesso si trasformano in prime donne rendono problematica la gestione dello spogliatoio anche per allenatori esperti come Pellegrini.



>>>>Il City in testa alla Premier>>>>>>
>>>>Il Wigan vince la FA Cup>>>>>>>

Nuova caduta del Barcellona

sabato 8 marzo 2014 | 0 commenti

Ancora sconfitto il Barca.


Stavolta è stato il Valladolid a infliggere una dura sconfitta a Messi e compagni. Un Barcellona irriconoscibile, senza Iniesta rimasto a casa per problemi familiari, ma con il rtesto dei calciatori molli e distratti.
Nella testa probabilmente il ritorno di Champions o la consapevolezza di un titolo destinato ad approdare a Madrid sponda Real o Atletico.
Solo così si possono spiegare cali di concentrazione così manifesti, come quello di oggi.
Al Barcellona di tata Martino manca quella grinta e quella cattiveria agonistica che erano peculiarità della squadra allenata da Guardiola. Un'intensità di gioco quella del Barca che consentiva di poter adottare quello di stile di gioco che ha reso famosi i Blaugrana: il Tiki Taka. Sì perché il possesso palla sistematico, tipo di gioco praticato dai Catalani, presuppone un'applicazione spasmodica e una ferrea concentrazione che attualmente il Barcellona dimostra di aver smarrito.

Certo da tener presente che gli uomini chiave della squadra accusano il peso degli anni. Xavi, Iniesta, Pujol sono decisamente calati, le loro prestazioni sono il lontano ricordo di quelle degli anni passati.
non solo, ma c'è da tener conto anche della stagione non esaltante di Leo Messi. Infortuni e scarsa condizione hanno fortemente inciso sul cammino del Barcellona.
Non a caso Messi dopo tre anni ha dovuto cedere lo scettro di miglio calciatore europeo all'acerrimo nemico Cristiano Ronaldo.
Allo stato attuale delle cose sembra che il Barcellona abbia puntato a vincere la Champion piuttosto che il campionato!

Lavezzi pensa al Napoli ma spinge in alto il PSG

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Doppietta del Pocho contro il Bastia.


Si fanno sempre più insistenti le voci di un probabile ritorno di Lavezzi al Napoli. Più volte il calciatore argentino ha espresso pubblicamente la nostalgia per il periodo passsato all'ombra del Vesuvioe più in generale per il calcio italiano. A gennaio sembrava che l'Inter potesse mettere le mani sul cartellino del Pocho, ma più di una voce indica  che il trasferimento sia stato bloccato dallo stesso Lavezzi in attesa di un possibile ritorno a Napoli.

Benitez stima moltissimo l'Argentino e il clamoroso ritorno potrebbe essere possibile. Certo è che riflettendo sul modo di giocare del Napoli e sulla composizione dell'attuale rosa azzurra l'inserimento di Lavezzi nello scacchiere azzurro sarebbe tutt'altro che facile. Di fatto il Pocho verrebbe a essere un'alternativa agli esterni alti cioè Callejon, Mertens e Insigne, un ruolo ben coperto da ottimi  e giovani professonisti.

Se, quindi facciamo un analisi di questo tipo non si vede come possa ritenersi probabile il ritorno del Pocho.

Benitez, però potrebbe avere in mente un diverso impiego del Pocho o un sistema di gioco dioverso da quello attuale.
Un'altro ostacolo sarebbe il costo del cartellino. Lavezzi fu pagato quasi trenta milioni di euro, difficile pensare che i proprietari del PSG lo possano svendere.
L'ultima considerazione è quella tecnica. Lavezzi negli ultimi due anni aveva deluso le aspettative del PSG, ma recentemente ha cominciato a sfoderare prestazioni convincenti che potrebbero far cambiare idea al tecnico Blanc circa una sua cessione.
I tifosi del Napoli accoglierrebbero a braccia aperte il figliol prodigo. Lavezzi ha lasciato il segno nel cuore dei Napoletani

Una Francia formato mondiale domina l'Olanda

giovedì 6 marzo 2014 | 0 commenti

I Blues dominano gli Orange.


La Francia è riuscita a qualificarsi per i mondiali Brasiliani per il rotto della cuffia vincendo lo spareggio con l'Ucraina, sembrava quindi una Nazionale in disarmo con molti problemi sia in campo che nello spogliatoio.

Ribery il grande assente
Ribery il grande assente

La partita di ieri è sta una piacevole sorpresa per Deschamps, i Francesi, infatti hanno dominato la partita con l'Olanda imbattuta da 17 incontri.

Una supremazia quella francese che è durata tutta la partita e che ha portato al duplice vantaggio già dal primo tempo grazie ai gol di Benzema e Matuidi.

Azzeccatissime le scelte dell'allenatore francese: in difesa la coppia Mangala - Varane ha annullato il temutissimo Van Persie, a centrocampo la cerniera  composta da Cabaye, Matuidi e Pogba ha macinato gioco di qualità mentre in attacco il ritrovato Benzema, ma soprattutto un grandissimo Griezmann hanno messo sotto pressione la difesa degli Arancioni.

Migliorano sicuramente le prospettive per i Blues in vista del Mondiale in Brasile; con  la stessa compattezza di ieri e considerando il rientro di Ribery allora i Francesi potranno recitare un ruolo di primo piano e diventare quella che viene definita una "mina vagante".

>>>>Ribery e il Pallone d'oro>>>>>

La grande crisi del Manchester United

mercoledì 5 marzo 2014 | 0 commenti

Un colosso  d'argilla


Lo United è la squadra con il maggior fatturato del mondo, quella più conosciuta, con il merchandising più fiorente, eppure è piena di debiti e i suoi risultati sportivi sono disastrosi.


Il pensionamento di Sir Alex Fergusson ha accelerato il declino della squadra inglese e a nulla sono i valsi gli sforzi del nuovo manager David Moyes per frenare la caduta del club.

A detta di molti esperti il club avrebbe bisogno di un ingente iniezione di denaro che potrebbe provenire solo da nuovi proprietari Arabi o Russi. L'investimento sarebbe sulla carta ingentissimo, nell'ordine di diverse centinaia di milioni di euro, quindi poco appetibile anche per un nababbo. 


Accoppiato al declino economico c'è quello sportivo. Fuori dalla FA Cup già dal primo turno, settimi in campionato e ormai quasi fuori dalla Champions League lo United sta vivendo la peggiore stagione degli ultimi 20 anni. A nulla è valso il frettoloso è forse inutile acquisto di Juan Mata a gennaio, durante il mercato di riparazione, effettuato più per disperazione che per reali necessità.
Anche i tifosi sono sul piede di guerra tanto che già sono nate delle proteste circa il prezzo di biglietti e abbonamenti che vorrebbero vedere ridotti alla luce di una probabile Europa League al posto della Champions nel prossimo anno.

Nei prossimi anni assisteremo, probabilmente a una Premier con due squadre su tutte: Manchester City e Chelsea. A seguire Arsenal, Liverpool e United, poi tutte le altre.

La fortuna bacia Real e Juventus

lunedì 3 marzo 2014 | 0 commenti

La persona fortunata passa per un genio.

Euripide

Due partite simili, quasi in fotocopia, sebbene con esiti diversi.
Parlo di Milan - Juventus e di Atletico Madrid- Real Madrid.




In entrambi gli incontri le squadre di casa hanno interpretato la partita con  intensità, grinta e voglia di fare.
Tutte e due le squadre hanno avuto diverse occasioni per segnare i gol che le avrebbero portate alla vittoria, per entrambe, invece la sorte ha deciso diversamente, premiando oltre i loro meriti gli avversari.

L'Atletico ha sfoderato una partita mostruosa per impeto e coraggio; gli affermati campioni del Real sono stati travolti dalla grinta degli uomini di Simeone.

logo Juventuslogo MilanEppure la sorte fin dall'inizio si è dimostrata avversa all'Atletico. Il Real, infatti ha segnato dopo due minuti la rete del vantaggio, ma ciò ha centuplicato le forze dei Colchoneros.

Non solo il gol lampo, ma anche l'arbitro ha danneggiato l'Atletico cui è stato negato un rigore evidentissimo.
Come un gigante che più viene colpito, più aumenta la propria forza, così l'Atletico ha centuplicato la propria energia,  non si è arreso ha pareggiato ed è  passato in vantaggio.

Non solo, ma a più riprese i Colchoneros hanno insidiato la porta di Diego Lopez e per mera sfortuna non hanno triplicato le reti.
Nessun lieto fine, come spesso capita, le squadre più blasonate sono anche le più fortunate, per cui in dirittura d'arrivo il Real con Ronaldo ha ottenuto il più immeritato dei pareggi.

Buffon protagonista di Milan Juve

Stessa storia tra Milan e Juventus con i rossoneri padroni del campo, volitivi e grintosi, ma incapaci di concretizzare le occasioni costruite sia per imprecisione che per sfortuna.
La Juventus ancor più cinica del Real Madrid, non solo tiene il pareggio, ma addirittura vince la partita.

Gli Dei del Pallone amano i forti...



 
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